Stufe a pellet e biomassa: normative, certificazioni e incentivi

Nell'ambito del riscaldamento domestico, le soluzioni a biomassa come le stufe a pellet stanno diventando sempre più popolari. Queste tecnologie rappresentano un'opzione ecosostenibile e costituiscono un valido strumento per la transizione energetica verso un futuro più rispettoso dell'ambiente. Tuttavia, la scelta di queste soluzioni può rappresentare una sfida a causa della diversità delle normative regionali in Italia, che complicano l'orientamento degli utenti.

Allo stesso tempo, il panorama italiano offre una serie di incentivi e certificazioni che favoriscono l'adozione e l'upgrade di questi sistemi. Tra questi, la certificazione ariaPulita®, che indica l'efficienza energetica dell'apparecchio, e il Conto Termico, un incentivo nazionale che sostiene economicamente la transizione verso i generatori a biomassa.

Diversità delle normative regionali

Le normative riguardanti le misure per migliorare la qualità dell'aria sono di competenza regionale e, in casi particolari, possono essere emanate a livello provinciale e comunale. Di conseguenza, non esiste una normativa unica per tutto il territorio nazionale, rendendo necessario per i cittadini informarsi e rispettare le norme della propria area di residenza.

Le norme che interessano i generatori di calore a biomassa si basano su tre fattori principali:

  • la zona geografica di residenza
  • il livello di inquinamento rilevato nell'atmosfera
  • il tipo di apparecchio utilizzato

Talvolta in alcune zone le norme possono essere più severe che in altre per via della conformazione del territorio: in alcune aree particolari, dove c’è meno ricambio d’aria, gli inquinanti tendono ad accumularsi; ciò fa sì che in queste zone la normativa sia più stringente.

Certificazione ariaPulita®

Per aiutare i cittadini a rispettare le normative, è stata introdotta la certificazione ariaPulita®. Questa certificazione, basata sulla classificazione introdotta dal decreto del Ministero dell'ambiente n. 186 del 7 novembre 2017, indica l'efficienza energetica dell'apparecchio, assegnandogli un numero di stelle da 1 a 5. Più stelle ha un apparecchio, minori saranno le emissioni prodotte.

Attualmente in Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto la normativa prevede che tutti i nuovi generatori installati siano in possesso della certificazione con almeno quattro stelle.

Incentivo nazionale Conto Termico

L'incentivo nazionale Conto Termico sostiene economicamente, fino a un massimo del 65% della spesa per la sostituzione di generatori alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone con generatori a biomassa. Questo incentivo promuove quindi il ricambio tecnologico e supporta coloro che desiderano investire in soluzioni più sostenibili e rispettose dell'ambiente. Questo incentivo prevede anche dei vincoli sulla tipologia di combustibile da utilizzare: tutti gli impianti che beneficiano del Conto Termico devono essere alimentati a legna, pellet o cippato certificati secondo schemi di certificazione come ENplus® o Biomassplus®.

Benefici di mettere a norma la propria stufa

Mettere a norma la propria stufa o acquistarne una nuova già certificata comporta diversi benefici.
Innanzitutto, l'installazione di un apparecchio a biomassa certificato può garantire un riscaldamento più efficiente, con minori emissioni inquinanti e un risparmio economico nel lungo termine. Molti incentivi regionali sono infatti cumulabili con il Conto Termico nazionale, arrivando in alcuni casi a coprire fino al 100% della spesa. Questo significa che, oltre ad avere un impatto positivo sull'ambiente, mettere a norma il proprio sistema di riscaldamento può anche essere un investimento economicamente vantaggioso.

Con una buona informazione si può fare una scelta consapevole e contribuire alla tutela della qualità dell'aria nel nostro Paese.